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Parigi, novembre 2003 - Memorabilia
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Inauguro una serie di ritratti di ambienti. Il mio studio di Parigi, che è pieno di materiali diversi. libri, tanto per cambiare. Questa che vedete è la mia collezione di Norakuro. un manga degli anni venti, trenta. Poetico come Felix e geniale come Chris Ware.

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Videocassette e modellini di automobile che ho usato per cinque è il numero perfetto. Poi un robot anni cinquanta che ho acquistato di recente. Passeggiavo per la strada, a Bologna e l'ho visto.
Gli oggetti, i libri, i dischi che amo influenano inevitabilmente le mie storie. Medito di riprendere Yuri e raccontare tra le altre cose l'idea di invecchiamento nel fututo. In pratica un ciclo di evoluzione robotica. Le estetiche segnano i tempi diversi, le epoche che mano a mano diventano obsolete.

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Ancora delle tavole di Fats Waller.Lavoro con piacere ascoltando la musica dell'epoca. Di Fats mi piace la leggerezza e la grande sensibilità musicale. Negli anni trenta si suonava una musica felice e vitale, che dava fiducia nell'uomo. Mentre scrivo alla televisione trasmettono un film, un poliziesco da cui invece traspare lo spirito cinico della nostra epoca: violenza e voyerismo. Per vivere bene e attraversare utta la mediocrità che ci circonda è sano attorniarsi delle cose che ci piacciono, dei libri e delle cose di valore in genere. Ora la questione non è semplice; cosa è un buon libro? Forse è qualcosa che mi aiuta a crescere, a migliorare. Che mi stimola a essere migliore. Una volta Moebius ha detto una frase alla quale penso spesso: "a giocare con la merda ci si sporca."