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Capitana 2004 - Memorabilia
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D'accordo, forse tendo a idealizzarlo un tantino, ma questo è davvero il posto in cui sono nato. Il poetto, la lunga sopiaggia di Cagliari, il luogo che, con le sue atmosfere assolate, ho trasposto in Papassinas e nel Parador in genere.Non so perché mi senta tanto legato a questo posto, io che di solito viaggio spesso e che mi metto a disegnare ovunque capita. So solo che ogni estate sento il bisogno di venire a disegnare qui, per finire il libro che ogni anno sto lavorando e per dimenticare la "grisaille" di Parigi.

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In questa casa studio c'è l'igor di ieri, con tutti i suoi libri e i film e i dischi che ho accumulato da quando ero ragazzo. E' come una immersione nel passato, serve in un certo senso a fare i conti, a comprendere cosa è invecchiato e perché. A volte non mi riconosco neppure nelle cose che trovo sugli scaffali, altre invece, più spesso per fortuna, comprendo che quelle cose, quegli scrittori, quei musicisti, fanno parte del mio universo, che sono profondamente legati a me.

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Ci sono anche dei libri che compero adesso, libri antichi, leggende del fumetto con i quali sono cresciuto. Da Popeye a Dick Tracy, a Little Orphan Annie. Prendo in mano quegli oggetti degli anni trenta ed è come viaggiare indietro nel tempo. Capisco molte cose, capisco di come siamo diventati inutilmente complicati per esempio.

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In fondo cosa è raccontare fumetti? Fare un quadratino dopo l'altro e creare la magia che li fa sembrare collegati. Ho ancora molte storie da raccontare, si affastellano tutte nella mia testa e nei block notes. Devo diventare più veloce a disegnare, ecco tutto. Altrimenti come fareste a leggere tutte le storie sul parador che ricollegano l'igor di venticinque anni fa a quello di oggi? Giocare con i ricordi e con le intenzioni... cambiamo con l'andare del tempo , ma rimane un ricordo preciso, una traccia. Cerco spesso di capire cosa pensavo quando facevo quel tale disegno, quando scrivevo quella data storia. Poi, oggi, che ho più tecnica, forse, mi piace riprendere in mano le vecchie cose e sviluppare. l'igor di un tempo e l'igor di oggi si vanno a trovare reciprocamente. Anche questo è un modo di collaborare, in fondo.